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#News
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Come i neuroni del topo possono portare un'estremità a sicurezza aeroportuale come la conosciamo
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Ad uno scienziato basato a valle del silicio ha rivelato un prototipo per un dispositivo che sta per rivoluzionare come voliamo.
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Parlando a TED Global in Tanzania, Oshiorenoya Agabi ha rivelato all'assemblea il suo Koniku Kore – un computer con una torsione spettacolare.
Il dispositivo è basato non su silicio ma sul tessuto vivente, vale a dire i neuroni dei topi.
La biologia è la tecnologia.
È stato preparato per fiutare fuori il profumo degli esplosivi e poichè tali potrebbero suonare una campana a morto di morte a sicurezza aeroportuale attuale.
Con la tecnologia nigeriana squirrelled via nelle pareti, alette di filatoio potrebbe semplicemente brezza dalla registrazione all'imbarco senza impedimenti.
Citato dalla BBC, il sig. Agabi ha detto del Koniku Kore: «La biologia è la tecnologia. Bio- è la tecnologia. Le nostre reti di apprendimento profonde sono tutte che copiano il cervello.
«Potete dare ai neuroni le istruzioni circa cui fare – in nostro caso lo diciamo di fornire un ricevitore che può individuare gli esplosivi.
«Pensiamo che la potenza di elaborazione che sta andando eseguire i robot del futuro saremo basato a biologia sintetico e stiamo gettando le basi per quell'oggi.»
Il Koniku Kore è una miscela del tessuto vivente e del silicio con “le capacità olfattive” e rappresenta qualcosa di un salto in avanti nel regno della neuroscienza.
Considerando che precedentemente i ricercatori hanno lottato per tenere i neuroni vivi in un piccolo mazzo, con il Koniku Kore, gruppo del sig. Agabi hanno fatto qualche cosa di senza precedenti.
«Questo dispositivo può vivere su uno scrittorio e possiamo tenerli vivi per una coppia di mesi,» ha aggiunto.
Non limitato a lisciare fuori l'esperienza dell'aeroporto, il Koniku Kore ha applicazioni mediche.
Incastonato nelle pareti di un ospedale, i sensori potrebbero individuare gli indicatori della malattia nelle molecole che dell'aria un paziente espelle molto prima che diventasse terminale.
Un punto di capovolgimento
Prof. John Donoghue, testa del centro di Wyss per bio- e neuro-ingegneria a Ginevra, sta ricercando la tecnologia per permettere che la gente con la paralisi muova gli arti facendo uso delle loro onde cerebrali.
Ha detto la BBC che il campo è «ad un punto di capovolgimento» dove i sistemi biologici e digitali si fonderanno.
L'idea che è perseguita dal sig. Agabi è interessante, ha detto: «Gli elaboratori digitali sono veloci ed affidabili ma muti, mentre i neuroni sono lenti ma astuti.
«Ma non sono così buoni in un piccolo piatto ed il grande problema li terrà vivi e felici. Quella sta andando essere una sfida importante.
«Abbiamo un piatto dei neuroni che computano sul nostro scrittorio? Non so.»