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Alaska Airlines ordina 52 Boeing Max Jet
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Alaska Airlines ha dichiarato mercoledì di aver esercitato le opzioni per l'acquisto di 42 Boeing 737 Max 10 e 10 Max 9 da consegnare tra il 2024 e il 2027. L'ordine aumenta la dimensione della flotta Max confermata della compagnia aerea da 94 a 146 aerei e le garantisce la piena flessibilità di passare da un modello all'altro di 737 Max in base alle necessità. Alaska si è inoltre assicurata i diritti per altri 105 aerei fino al 2030, rappresentando il più grande impegno per aerei futuri nella sua storia.
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"Questo investimento assicura gli aeromobili per ottimizzare la nostra crescita nel prossimo decennio, che sappiamo essere un formidabile vantaggio competitivo", ha dichiarato Ben Minicucci, CEO di Alaska Airlines. "Siamo orgogliosi della solida base finanziaria che posiziona Alaska in modo unico per prendere questo impegno per il nostro futuro, e della fantastica partnership che condividiamo con il nostro costruttore di aerei di casa, Boeing"
Attualmente sono in servizio 35 Boeing 737 Max 9 configurati per ospitare 178 passeggeri, Alaska prevede di prendere in consegna altri 43 jet Max entro la fine del 2023. A quel punto, "spegnerà" i restanti narrowbody della famiglia Airbus A320, per passare a una flotta composta esclusivamente da aeromobili Boeing.
L'Alaska ha dichiarato che l'ordine fornisce una "linea di vista" per l'operatività di oltre 250 jet Max entro il 2030 e la flessibilità necessaria per adeguare le consegne alle condizioni economiche, conservando il proprio posto nella linea di produzione. La compagnia aerea ha dichiarato che intende utilizzare il Max 10 - che offre 204 posti a sedere in una configurazione a doppia classe - per fornire ulteriore flessibilità di rotta e servizio.
La flessibilità della flotta si è rivelata una componente vitale dell'accordo, data la continua incertezza sui tempi di certificazione del Max 10. La Boeing continua a ribadire che non intende acquistare il Max 10, ma che non lo farà. La Boeing continua a ribadire che non lascerà che quella che definisce una scadenza arbitraria per il completamento della certificazione del Max 10 e del Max 7 influenzi la tempistica delle pratiche burocratiche con la FAA, nonostante la possibilità concreta di un compromesso nella comunanza tra questi aerei e i Max 8, Max 9 e 737NG. È ancora in discussione un requisito legislativo che renderebbe necessaria l'installazione da parte di Boeing di un nuovo sistema di segnalazione dei motori e di allarme per l'equipaggio (EICAS) nei Max 7 e Max 10 se non si rispettasse la scadenza di fine anno, un'eventualità che appare sempre più probabile.
Boeing continua a citare la sicurezza come "fattore trainante" nello sforzo di certificazione e lamenta il compromesso sulla sicurezza che la perdita di comunanza tra i vari sottomodelli del 737 causerebbe con la necessità di installare un EICAS nel Max 7 e nel Max 10.
"I miglioramenti in termini di sicurezza ottenuti nell'aviazione commerciale nel corso di diversi decenni hanno dimostrato che un'esperienza operativa coerente in tutta la famiglia di aeroplani è una pratica ottimale del settore che avvantaggia gli equipaggi di volo e il pubblico che vola, migliorando la sicurezza e riducendo i rischi", ha dichiarato Boeing.