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#News
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Una modalità di propulsione aeronautica completamente nuova?
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Jetoptera presenta un modello con un nuovo e straordinario motore.
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Non si tratta tanto di un velivolo emergente quanto di una famiglia emergente di velivoli o, se la tecnologia si rivelerà valida su larga scala, di un nuovo paradigma di propulsione. Jetoptera (sì, anche noi stiamo ancora cercando di capire come si pronuncia) sta sviluppando questo concetto da un po' di tempo e il suo ultimo modello in scala, senza dubbio, offre prestazioni impressionanti utilizzando il nuovo sistema di propulsione.
Seguiranno qualifiche e domande, ma l'idea, per quanto ne sappiamo, è che il sistema utilizzi una fonte di energia - i progettisti puntano sui generatori di gas - per fornire una spinta diretta che viene poi convogliata intorno al velivolo fino a dove i progettisti vogliono che vada. In teoria, e nei disegni concettuali di Jetoptera, la spinta potrebbe andare in propulsori a tubo ovale che potrebbero essere vettorizzati. Vettorizzando la spinta o semplicemente inclinando i propulsori si potrebbero effettuare operazioni VTOL. Grazie all'ingombro dei propulsori, i progettisti potrebbero, sempre in teoria, posizionarli in qualsiasi punto del velivolo. Alcuni disegni dell'azienda li mostrano dispiegati verso le estremità alari. Il modello, tuttavia, è un gemello con i motori vicini alla linea centrale di spinta.
Per quanto riguarda la tecnologia, l'azienda è piuttosto ampia nelle sue descrizioni: "Il sistema di propulsione completo", scrive l'azienda, "è una combinazione unica di turbina a gas e aumento di spinta fluidico che può distribuire la spinta su tutta la cellula" Pensiamo che questo significhi che la spinta viene convogliata ovunque. Non sappiamo cosa sia l'"aumento della spinta" e l'azienda non entra molto nel dettaglio. Le descrizioni continuano, spiegando che i propulsori (parola nostra), "... possono essere implementati in varie forme geometriche, possono essere incorporati nella cellula e non hanno eliche o parti rotanti. Il sistema viene utilizzato in tutte le fasi del volo" Jetoptera mostra effettivamente una serie di configurazioni concettuali, alcune delle quali sono intriganti.
Per quanto riguarda la fonte di energia, Jetoptera afferma di essere agnostica dal punto di vista energetico, ma qualifica fortemente questa affermazione, scrivendo: "L'energia necessaria per spingere il nostro velivolo più piccolo a 200 miglia orarie per 30 minuti è di 100 kWh. Questa energia può essere fornita da 26 kg di carburante per jet o da 600 kg di moderne batterie agli ioni di litio. Se la tecnologia delle batterie dovesse evolversi fino a raggiungere un valore migliore di 1.500 Wh/kg, potremmo utilizzarla nei nostri progetti" Per gli sviluppatori di accumulatori elettrici questo obiettivo non è affatto vicino. La nostra opinione? È piacevole vedere un'azienda che parla chiaramente dei limiti della propulsione elettrica.
Il modello nel video ci sembra molto simile all'aereo spia Lockheed U-2, con un'ala ad alto rapporto di apertura e la propulsione montata vicino alla linea centrale. Le cifre citate per le velocità massime sono molto varie, da "quasi 200 miglia orarie" a Mach .80, il che presumibilmente copre una gamma di diverse implementazioni della tecnologia.
Terremo d'occhio i progressi dell'azienda e non vediamo l'ora di vederne un esemplare in scala reale.